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Bruno Madonna, osteopata

La scelta del mio percorso formativo in ambito universitario risale ai primi anni del liceo, periodo in cui il mio interesse era inizialmente orientato su Psicologia in quanto desideravo ascoltare e aiutare le persone a risolvere i loro problemi. Tuttavia, durante il terzo anno del liceo scientifico, studiando anatomia e fisiologia umana, mi appassiono particolarmente all’argomento e indirizzo il mio interesse su materie di ordine medico – sanitario. Tramite amici e parenti vengo a conoscenza dell’osteopatia, una nuova disciplina di terapia manuale in crescita nell’ambito riabilitativo.

Scelgo, così, di iscrivermi al corso in osteopatia a ciclo unico, con formazione a tempo pieno e durata di sei anni, presso la C.E.R.D.O. (Centre pour l’Etude, la Recherche et la Diffusion Ostéopathiques) di Roma per il quale mi diplomo nel 2017. Durante questi anni ho studiato e approfondito materie quali l’anatomia, la fisiologia e patologia medica, associate al pensiero e alla filosofia osteopatica; questo mi ha permesso di comprendere l’importanza di guardare il paziente in modo globale e non diviso in parti. A partire dal terzo anno di corso ho effettuato diverse ore di tirocinio pratico in sede e osservazionale presso importanti ospedali e strutture riabilitative di Roma (Ospedale Fatebenefratelli, Centro di riabilitazione neuromotoria Vaclav Vojta, Fondazione Santa Lucia), per comprendere l’importanza delle patologie studiate e per vedere come, professionisti esperti, trattavano e valutavano pazienti con gravi patologie.

Dal 2016, grazie ad alcuni amici e al mio compagno, oggi marito, ho iniziato un percorso di terapia psicodinamica con cadenza settimanale insieme al Dott. Carlo Lazzerotti presso lo studio Soave Sia Il Vento, per cercare di rispondere alle mie insicurezze e ai miei dubbi, protagonisti indiscussi del mio studio universitario e dell’approccio con i primi pazienti. Credo fermamente che anche i professionisti del corpo debbano avere una comprensione di sé stessi e delle proprie dinamiche affettive molto profonda perché il corpo, essendo il veicolo degli affetti degli esseri umani, esprime ciò che il paziente non riesce ad esprimere verbalmente.

Imparare a conoscere me stesso e le mie dinamiche profonde, mi ha permesso di imparare a leggere il paziente, comprenderlo e dunque trattarlo, prendendomi realmente Cura della sua problematica ed evitando confusione e frustrazione. 

Dal 2017, immediatamente dopo il diploma, ho iniziato a lavorare nel mondo dell’ortodonzia, collaborando con la Dott.ssa Maria Elisa Mangiola, per andare a trattare le disfunzioni legate all’occlusione, in particolare quelle a carico dell’articolazione temporo-mandibolare e tutte le sintomatologie connesse a questo tipo di disturbo (cefalee, emicranie, blocchi dell’ATM, cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, scoliosi, protusioni, ernie). Lavorando in questo settore ho deciso di approfondire gli studi rispetto alle Lesioni Intraossee, seguendo il corso Post Graduate “Lesioni Intraossee”, nel 2017 con Jean-Marie Michelin, presso l’Osteopathic College di Trieste. Contemporaneamente a questa collaborazione sono diventato l’osteopata del centro Soave Sia Il Vento, con il quale ancora oggi collaboro.  

Sentendo che la mia formazione necessitava di ulteriori approfondimenti, nel 2018 decido di intraprendere un ulteriore corso di formazione di specializzazione in terapia Mezieres, della durata sei mesi presso il JMC Formations. La terapia Mezieres è un tipo di rieducazione posturale che basa il suo lavoro sull’allungamento di tutta la catena muscolare posteriore, il che fa risultare questo approccio molto profondo e complesso, ma anche estremamente risolutivo, soprattutto se abbinato al trattamento osteopatico. Molto spesso la terapia Mezieres viene paragonata ad una psicoterapia corporea, proprio perché è in grado di tirare fuori ciò che non riusciamo ad esprimere o ciò che pensiamo che sia risolto e invece rimane inespresso nel corpo. 

Dovendo rispondere alle sempre più profonde e significative richieste dei miei pazienti, decido di approfondire il mio percorso di studi con un altro corso di laurea: Psicologia. Dal 2019 sono iscritto all’università telematica Niccolò Cusano, università scelta perché concilia bene i miei tanti impegni lavorativi. Nel 2022 riesco a prendere la laurea triennale con un anno di anticipo. Nello stesso anno mi iscrivo alla magistrale e, ad oggi, conto di chiudere questo percorso di laurea entro la fine del 2023. 

A settembre del 2022, grazie alla laurea triennale in psicologia, ho iniziato il lavoro da OEPAC (Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione), in una scuola d’infanzia di Roma, dove seguo dei bambini con diagnosi di autismo e di comportamento ipercinetico e oppositivo al fine di facilitare l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nell’ambito delle attività formativo-didattiche, dell’autonomia personale e della socializzazione, curando, in team con le altre figure educative e assistenziali, gli aspetti dell’apprendimento.

Partecipo alla progettazione e all’erogazione del corso “Questione di Pancia o di Testa?” di Soave sia Il Vento per portare il mio contributo rispetto alla proposta di un lavoro integrato che tenga conto delle sintomatologie fisiche, ma anche del significato affettivo che esse veicolano. 

Ad oggi porto avanti con orgoglio il lavoro sul corpo e la professione di OEPAC. Un domani, quando sarò anche laureato in Psicologia, continuerò a considerarmi tanto osteopata quanto psicologo, impegnandomi a portare nella mia professione il pensiero di un essere umano che nasce sano, nel corpo e negli affetti.