fbpx
Quante volte ci troviamo davanti a pazienti che seguono la dieta diligentemente senza però avere risultati?

Guidare questo tipo di pazienti verso la riuscita del percorso alimentare può risultare difficile perché, in qualche modo, ci mettono alla prova, quasi vedessero in noi dei professionisti che, per l’ennesima volta, li deluderanno e non saranno in grado di aiutarli. 

Perché questi pazienti non riescono a perdere peso? Come possiamo aiutarli? 

Considerare gli aspetti psicologici ed emotivi legati all’alimentazione è sicuramente fondamentale.

Da tempo, diversi studi scientifici hanno accertato l’esistenza e studiato la rilevanza dell’asse intestino-cervello, un asse bidirezionale che collega le funzioni cerebrali a tutto il tratto gastro-intestinale. La presenza di questo asse implica che un’alterazione del tratto digerente ha delle ripercussioni sulle funzioni cerebrali e che, viceversa, lo stato psicologico in cui ci troviamo influisce sulla motilità intestinale, sulla digestione e sull’assorbimento dei nutrienti. 

asse intestino-cervello

asse intestino-cervello

Lo stato emotivo in cui siamo quando mangiamo, infatti, ha un effetto diretto non solo sul modo in cui il cibo viene digerito e assimilato, ma anche su come questo viene metabolizzato. La presenza o meno di uno stato di stress durante il pasto – che sia questo determinato da un pensiero, dalla presenza di un collega o un parente, o dalla sfiducia che si ha verso il percorso alimentare – può provocare un aumento o un abbassamento della produzione di cortisolo. Questo ormone surrenalico viene prodotto a seguito di uno stato di “pericolo” o stress e ha il compito di darci energie immediate per scappare da un pericolo o rispondere ad un’offesa – per fare qualche esempio. Tuttavia, in mancanza di un pericolo reale, l’effetto sarà altro. Infatti il cortisolo è in grado di alzare la curva glicemica in risposta al pasto e, di conseguenza, di alzare i livelli di insulina, causa della deposizione di tessuto adiposo soprattutto a livello addominale. 

Tutte queste informazioni possono servirci ad accompagnare i nostri pazienti, spaventati e sfiduciati, nella giusta direzione. Per aiutare il paziente nella riuscita del percorso alimentare, infatti,  dobbiamo sempre considerare il suo stato emotivo che, se percepito, sarà per noi una bussola e, se verbalizzato, sarà per i nostri pazienti la possibilità di dare voce a ciò che intuiscono a livello corporeo, ma che mentalmente non comprendono. 

Stare in rapporto con i pazienti ci mette nelle condizioni di sapere come vivono il percorso alimentare, di capire quale direzione prendere e, dunque, di rispondere alla fatidica domanda: “perché la dieta non funziona?”.

Dafne Di Gennaro, biologa nutrizionista

BIBLIOGRAFIA

Baltrus PT, Shim RS, Ye J, Watson L, Davis SK. Socioeconomic position, stress, and cortisol in relation to waist circumference in African American and white women. Ethn Dis. 2010 Autumn;20(4):376-82. PMID: 21305825; PMCID: PMC4039299.

Fetissov, S. O. (2017). Role of the gut microbiota in host appetite control: bacterial growth to animal feeding behaviour. Nature Reviews Endocrinology, 13(1), 11-25.

Gilbert K, Mineka S, Zinbarg RE, Craske MG, Adam EK. Emotion Regulation Regulates More than Emotion: Associations of Momentary Emotion Regulation with Diurnal Cortisol in Current and Past Depression and Anxiety. Clin Psychol Sci. 2017 Jan 1;5(1):37-51. doi: 10.1177/2167702616654437. Epub 2016 Oct 12. PMID: 28944106; PMCID: PMC5606207.

Joseph JJ, Golden SH. Cortisol dysregulation: the bidirectional link between stress, depression, and type 2 diabetes mellitus. Ann N Y Acad Sci. 2017 Mar;1391(1):20-34. doi: 10.1111/nyas.13217. Epub 2016 Oct 17. PMID: 27750377; PMCID: PMC5334212.

Lee MJ, Pramyothin P, Karastergiou K, Fried SK. Deconstructing the roles of glucocorticoids in adipose tissue biology and the development of central obesity. Biochim Biophys Acta. 2014 Mar;1842(3):473-81. doi: 10.1016/j.bbadis.2013.05.029. Epub 2013 Jun 2. PMID: 23735216; PMCID: PMC3959161.

Mayer EA, Nance K, Chen S. The Gut-Brain Axis. Annu Rev Med. 2022 Jan 27;73:439-453. doi: 10.1146/annurev-med-042320-014032. Epub 2021 Oct 20. PMID: 34669431.

Romaní-Pérez M, Bullich-Vilarrubias C, López-Almela I, Liébana-García R, Olivares M, Sanz Y. The Microbiota and the Gut-Brain Axis in Controlling Food Intake and Energy Homeostasis. Int J Mol Sci. 2021 May 29;22(11):5830. doi: 10.3390/ijms22115830. PMID: 34072450; PMCID: PMC8198395.

Sinha R. Role of addiction and stress neurobiology on food intake and obesity. Biol Psychol. 2018 Jan;131:5-13. doi: 10.1016/j.biopsycho.2017.05.001. Epub 2017 May 4. PMID: 28479142; PMCID: PMC6784832.

Ulrich-Lai YM, Fulton S, Wilson M, Petrovich G, Rinaman L. Stress exposure, food intake and emotional state. Stress. 2015;18(4):381-99. doi: 10.3109/10253890.2015.1062981. Epub 2015 Aug 13. PMID: 26303312; PMCID: PMC4843770.

Verbiest I, Verbeken S, Debeuf T, De Henauw S, Michels N, Braet C. The cortisol stress response in youth with overweight and obesity: Influence of psychosocial variables. Pediatr Obes. 2023 Jun;18(6):e13026. doi: 10.1111/ijpo.13026. Epub 2023 Mar 22. PMID: 36950750.

Wallace CW, Fordahl SC. Obesity and dietary fat influence dopamine neurotransmission: exploring the convergence of metabolic state, physiological stress, and inflammation on dopaminergic control of food intake. Nutr Res Rev. 2022 Dec;35(2):236-251. doi: 10.1017/S0954422421000196. Epub 2021 Jun 28. PMID: 34184629; PMCID: PMC9351269.