fbpx

Una lettura della lettura

Oggi, 23 aprile, si festeggia la giornata internazionale del libro e desidero cogliere questa occasione per evidenziare l’importanza della lettura nella crescita di un essere umano.

Non voglio farlo però come spesso si fa con i bambini a scuola, dicendo che devono leggere perché fa bene, perché così imparano. La lettura non è una cosa che va fatta con superficialità. La lettura è un rapporto, sia con l’autore, che con tutti i personaggi, le storie, le descrizioni che possiamo incontrare tra le pagine, tra le righe. La lettura è sempre un rapporto, ed è sempre diverso.

È sempre interessante, infatti, notare come uno stesso libro possa suscitare emozioni ed impressioni diverse in chi lo legge, a volte anche contrastanti. È bello perché in questo si palesa la nostra diversità, si evidenzia come ci siano sempre più punti di vista e come mai nessuno sia necessariamente quello giusto, ma chiaramente giusto per chi lo esplicita. Ognuno, infatti, ha il suo modo di vedere le cose, ed è giusto che lo difenda, come propria identità, come proprio pensiero, come propria storia, come proprio sentire, percepire e ricordare.

È altrettanto interessante notare come uno stesso libro, letto a distanza di anni, possa richiamarci emozioni e pensieri differenti rispetto alla prima volta che lo abbiamo letto. Questo avviene perché ci fa immaginare, ci fa pensare, ci rende diversi, dunque sarà diverso anche il modo di vedere e di leggere una storia, di leggere la vita.

In questo senso la lettura è una scelta. La lettura ci insegna a scegliere fin dal principio, da quando siamo in libreria, da quando decidiamo di interessarci a qualcosa di nuovo. Ci prendiamo il tempo di decidere quale storia vogliamo leggere, e forse quale aspetto della nostra vita vogliamo approfondire.

Ma è anche un posto sicuro in cui rifugiarci molte volte, quando è sera e fa freddo e non ci va di uscire con gli amici perché abbiamo avuto una brutta giornata, quando litighiamo con il nostro compagno, quando a lavoro è andato storto qualcosa. È un rifugio, ci sediamo sulla nostra poltrona preferita e cominciamo a leggere, immergendoci in un’altra vita, in un’altra storia.

Ma è davvero un’altra storia? Forse no.

Siamo sempre noi che ci rapportiamo con quel libro, che cerchiamo fra le righe qualcosa che ci riguardi, che simpatizziamo con un personaggio perché in fondo ci sentiamo un po’ come lui, o di contro abbiamo voglia di cambiare pagina ogni volta che ne compare uno che non ci piace. Siamo sempre noi che scegliamo, sì è vero, ma quale parte di noi parteggia per l’uno o si contrappone all’altro?

Forse i vari personaggi rappresentano anche le diverse parti di noi, la parte con cui simpatizziamo e quella che non apprezziamo, e che “catarticamente” attribuiamo ai personaggi più antipatici; in realtà forse stiamo cercando di conoscere, scoprire e risolvere le nostre difficoltà, i nostri conflitti che ci rendono antipatici come quei personaggi, non a caso Pirandello scrisse “Sei personaggi in cerca d’autore”.

La lettura ci offre più vite insieme, ci fa confrontare con delle realtà che in fondo ci appartengono ma che talvolta rifiutiamo di vedere e dunque ci fa mettere in discussione, ci fa pensare, ci fa interrogare, ci rende consapevoli, a volte anche adulti. Perché in fondo le storie parlano anche di noi, perché sono aspetti diversi dell’essere umano. Ci sono storie che portiamo sempre dentro, che vorremo rileggere all’infinito perché ci ricordano chi siamo anche in quei momenti in cui pensiamo di esserci persi, facendoci aprire gli occhi nuovamente su una situazione, su una persona, sul mondo.

Credo che sia per questo che oggi dovremmo celebrare la lettura, perché ci aiuta a vedere il mondo da ogni punto di vista.

Talvolta capita di essere distratti quando si legge, e si perde il filo, non si capisce più perché sta succedendo qualcosa. È in quel momento che impariamo che è fondamentale tornare indietro per recuperare quello che abbiamo perso qualche pagina prima, per recuperare il filo, perché se ci manca qualcosa da capire, è difficile andare avanti, nei libri come nella vita.

Oggi dunque celebriamo la lettura, compagna fedele, che non tradisce, che è sempre lì pronta sul nostro comodino, a ricordarci le infinite possibilità che abbiamo, a ricordarci che vale sempre la pena interessarsi agli altri, interessarsi a chi ha scritto, a chi ha letto, a quei personaggi che troviamo sulla carta ma che poi in realtà ci troviamo accanto, tutti i giorni. La lettura ci spinge a capire, a farci delle domande.

Oggi celebriamo la lettura perché leggere è conoscersi, riconoscersi, rapportarsi con gli altri. Leggere non è solo capire le parole per come sono scritte, ma per quello che significano, leggere è andare in profondità, è vedere oltre, è comprendere… perché credo che se impariamo a leggere i libri, impariamo a leggere le persone, e se impariamo a leggere le persone forse impariamo a vivere.

Dott.ssa Sara Fiori

Comments are closed.