Oggi parliamo di lavoro. Penso sempre a quando si dice che il lavoro serve solo per guadagnarsi da vivere, che non è importante quello che si fa, perché l’importante è avere lo stipendio sicuro a fine mese, è avere il posto fisso, il tanto ambito posto fisso. Ed è una realtà importante, soprattutto in questo periodo storico, ma non è
Haymarket Square, Chicago, Illinois, Stati Uniti, 1886. 1° maggio. Uno sciopero, poi soppresso in maniera violenta, è organizzato in America da parte di alcuni lavoratori che reclamavano il diritto ad una giornata lavorativa di 8 ore. La notizia della tragica conclusione della manifestazione travalica i confini del piccolo stato americano e arriva presto anche in Europa, dove ben presto viene
Cosa vorremmo festeggiare il 1° maggio, Festa dei Lavoratori? Le risposte che vengono pronunciate ogni anno dai pulpiti più autorevoli sono due: più diritti e salari migliori. Sembra difficile non essere d’accordo. Se ci fossero più diritti, molto probabilmente, non vedremmo come un fatto straordinario l’assunzione a tempo indeterminato di una donna incinta, fatto di cronaca di questi giorni.
Il capo: ognuno di noi ne ha o ne ha avuto uno, tanto chi lavora in un’azienda più o meno strutturata, tanto chi sceglie la libera professione, perché anche lui, evidentemente, ha un “capo interno”. Non è facile essere leader, coordinare una, dieci, cento persone con caratteri, motivazioni, desideri, esperienze diverse. Un leader sa bene di non avere scampo: ci
Sono una psicologa e durante una giornata di formazione ho sperimentato delle attività dove, attraverso il gioco, ho vissuto assieme ai miei compagni di corso lo stare insieme, la diversità e il rapporto, per poi essere in grado di proporlo ai nostri pazienti. Tornando a casa, mi è sorta spontanea una riflessione: perché queste attività si realizzano quasi solamente con
Svegliarsi la mattina con i raggi caldi del sole che penetrano dalla finestra… Un occhio ancora socchiuso, che rincorre le immagini del sogno di qualche minuto prima, ed uno aperto, che realizza l’inevitabile realtà: è lunedì mattina. Abbiamo sognato l’arrivo del fine settimana con grande emozione. Seduti davanti al pc dell’ufficio, abbiamo contato i secondi che ci separavano dalle 18:00
Come ogni anno, dopo aver atteso pieni di aspettative le nostre ferie, dobbiamo confrontarci con il “tanto sofferto” rientro nel mondo del lavoro. Cercando delle soluzioni sul web, troviamo spesso numerosi consigli su come poterlo affrontare in modo adeguato: maschere facciali, ridere almeno 15 minuti al giorno, pianificare il rientro qualche giorno in anticipo per potersi riappropriare dei propri